Sì, ci siamo tutte in foto, con il pensiero e con il cuore.
Vogliamo assieme e con voce unica sottolineare l'importanza di una giornata come questa, dedicata alla lotta contro la violenza alle donne, anche e soprattutto in un anno come questo, complicato da gestire e doloroso da vivere.
Non possiamo stare troppo vicine, non possiamo abbracciarci ma sentiamo il bisogno di condividere, oggi più che mai, ciò che ci accomuna, l'affermazione dei nostri diritti di donne nella vita politica, sociale, economica e culturale.
Dire no alla violenza contro le donne significa innanzitutto rivolgere il nostro pensiero a tutte quelle donne che l'hanno subita o che la stanno subendo, fisicamente e/o psicologicamente, affinché trovino il coraggio di urlare a gran voce il loro legittimo bisogno d'aiuto per ottenere giustizia. L'abuso e i soprusi nei confronti delle donne sono tristemente fatti di cronaca quotidiana e neppure il femminicidio si placa, né può dirsi superato o vinto.
Dire no alla violenza contro le donne significa anche e soprattutto per noi lavorare nella politica e con la politica per ottenere parità di trattamento, identiche opportunità e sottolineare sempre e con forza, con tutti i mezzi a nostra disposizione, che è la nostra Carta Costituzionale, prima di tutto e a guida di qualsiasi specifica Legge dello Stato o della Regione a sancire all'art. 3 che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso..."
Dobbiamo contribuire a rendere efficace ed effettiva la normativa di settore nel nostro agire politico pretendendo di sentirci parte attiva nelle decisioni, rappresentate adeguatamente a tutti i livelli istituzionali, esattamente allo stesso modo, non di più e non di meno, degli uomini. Dire no alla violenza contro le donne significa ancora affermare con convinzione il nostro ruolo nella società, come lavoratrici, mogli, compagne, madri, figlie, di pari valore e ruolo rispetto agli uomini ma con le nostre differenti peculiarità e caratteristiche. Il percorso lavorativo e personale di una donna deve poter coesistere, come avviene per gli uomini; alle donne devono essere garantite, non solo su carta, le stesse identiche opportunità e a parità di ruoli e mansioni identica retribuzione.
Dire no alla violenza contro le donne significa infine sostenere in famiglia e nella scuola l'educazione dei nostri figli e di tutti i ragazzi alla parità di genere, stimolarli a crescere riconoscendo stereotipi e preconcetti, aprire le loro menti al valore del rispetto, alla costruzione di sane relazioni, non violente ma eque ed inclusive.
Diciamo sì, ad alta voce, alla coesione negli intenti, alla condivisione dei valori di parità e di uguaglianza ai principi di civiltà e di rispetto.
Le donne della Giunta e del Consiglio Comunale